Come fare un tavolino da giardino?

categoria: Fai da Te Commenti Data di pubblicazione: 2019-07-10

autore: Redazione www.rotopino.it

Questo progetto puo' essere fatto anche da principianti, nell’arco di una giornata. I costi per il tavolino d’appoggio in abete rosso, sotto descritto, sono inferiori ai 50 euro, ma se volete davvero andare sul sicuro quanto a resistenza agli agenti atmosferici, vi consigliamo il legno di tek o di robinia.

Il tavolo è formato da piccole parti di legno incollato.

Il progetto del tavolino dell'azienda Bosch è composto da due intelaiature a forma di U, tenuti insieme da un telaio esterno; i pannelli avvitati dall’interno garantiranno stabilità.

 

Dovete sapere che il legno di abete rosso e' meno resistente agli agenti atmosferici rispetto ad altri tipi di legno. Se volete andare veramente sul sicuro, vi consigliamo di scegliere il legno di tek o di robinia.

 

Le istruzioni di montaggio sono concepite per pannelli di legno incollati di abete rosso dello spessore di 18 mm.

 

 

 

Dovete preforare le assi che formeranno le gambe del tavolo e gli elementi di collegamento trasversali e svasare i fori. Poi dovete assemblare i pezzi con un avvitatore a batteria e viti 4 x 60 mm, formando un telaio a forma di U, come potete vedere dalle foto.

 

Adesso facciamo l’assemblaggio a vite dei listelli lunghi del telaio con i telai delle gambe (intelaiature). A tale scopo, dobbiamo preforare l’intelaiatura secondo le misure del disegno.

Poi dobbiamo posare sui cavalletti i listelli lunghi del telaio con il lato esterno verso il basso. Posizionarvi sopra l’intelaiatura e con il metro pieghevole misurate una distanza di 18 mm dal bordo superiore e dai lati corti, sia a sinistra che a destra. Poi dobbiamo fissare il listello e il telaio in questa posizione con un morsetto. Adesso sarà possibile montare comodamente i pezzi con l’avvitatore a batteria e le viti 4 x 60 mm. E possiamo fare anche l’altra intelaiatura.

Dobbiamo posizionare uno dei listelli corti del telaio sulla superficie di lavoro. Sara' necessario anche sistemare le due intelaiature con i listelli del telaio lunghi montati nello stesso modo in cui dovranno essere assemblate le parti. Dobbiamo montare le basi con dei morsetti sul listello del telaio corto e montare il listello con l’avvitatore a batteria e le viti 4 x 60 mm attraverso i piedini preforati.

 

 

Adesso dobbiamo fare sui lati dell’intelaiatura otto prefori per l’avvitamento alle doghe del tavolo. E dobbiamo posizionare ciascuno di tali fori in modo che le viti facciano presa al centro degli elementi di collegamento trasversali. Svasare i fori dall’alto.

Poi dobbiamo posizionare le doghe del tavolo sulla superficie di lavoro con le parti superiori rivolte verso il basso, ovvero così come dovranno essere assemblati una volta pronti. Le due doghe esterne devono essere tenute a 5 mm di distanza dai listelli del telaio, le tre doghe rimanenti a 5 mm di distanza dai listelli del telaio. Tutte le doghe devono distare 10 mm l’una dall’altra. Se tutto è sistemato in modo corretto, è possibile avvitare le doghe del tavolo con un avvitatore a batteria e viti 4 x 60 mm dal basso attraverso il telaio delle gambe.

 

 

 

Adesso dobbiamo preforare i pannelli di rinforzo per avvitarli ai telai delle gambe in modo che le viti facciano presa nei piedini e negli elementi di collegamento trasversali.

A questo punto dobbiamo posizionare il tavolo sulla superficie di lavoro con un lato del telaio delle gambe rivolto verso il basso. Dobbiamo assemblare il pannello di rinforzo al telaio delle gambe con l’avvitatore a batteria e le viti 4 x 40 mm. Dobbiamo girare il tavolo sul lato opposto e assemblare il secondo pannello di rinforzo nello stesso modo: ecco pronto il tavolino di appoggio.

 

Adesso possiamo levigare tutti gli spigoli usando carta abrasiva da 120 o 180 e lavorando con un angolo di 45°, in modo che si crei un piccolo smusso. Possiamo levigare le superfici a vista usando la levigatrice sempre nella direzione delle venature del legno, dapprima con carta abrasiva a grana grossa (120, 180), quindi con carta abrasiva più fine (fino a 240).

Le superfici vengono bagnate con l’ausilio di una spugna e quindi lucidate a umido. Durante l’asciugatura si sollevano le fibre del legno staccatesi nelle fasi precedenti, che provvederete quindi ad eliminare delicatamente con la carta abrasiva da 180. A questo punto il legno è pronto per il trattamento delle superfici.

 

 

 

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